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| Titolo: HALLOWEEN E STREGHE: LA JANARA Mar Ott 30, 2018 8:49 am | |
| La janara nelle credenze popolari dell'Italia meridionale e in particolare dell'area di Benevento, è una delle tante specie di streghe che popolano le storie contadine. Ci sono due ipotesi sull’origine del suo nome che ne spiega anche il significato: potrebbe venire da Dianara, che significa sacerdotessa di Diana, o più probabilmente dal latino ianua che significa porta: era appunto dinanzi alla porta necessario collocare una scopa, oppure un sacchetto con grani di sale; la strega, costretta da una maledizione a contare i fili della scopa, o i grani di sale, avrebbe indugiato fino al sorgere del sole, la cui luce pare fosse sua mortale nemica. Secondo le più antiche leggende, le streghe beneventane si riunivano sotto un immenso noce lungo le sponde del fiume Sabato; invocate da una cantilena, che recitava "'nguento 'nguento, mànname a lu nocio 'e Beneviente, sott'a ll'acqua e sotto ô viento, sotto â ogne maletiempo", esse tenevano i loro sabba. La janara solitamente era una esperta in fatto di erbe medicamentose, ed ella sapeva riconoscere tra le altre anche quelle con poteri narcotici oppure stupefacenti, che usava nelle sue pratiche magiche, come la fabbricazione dell'unguento che le permetteva di diventare incorporea con la stessa natura del vento. Contrariamente a tutte le altre streghe, la janara era solitaria e tante volte, anche nella vita di tutti i giorni, aveva un carattere aggressivo e acido. Secondo la tradizione, per poterla acciuffare bisognava afferrarla per i capelli, il suo punto debole. A quel punto, alla domanda "che tie' 'n mano?", cioè "cosa hai tra le mani?" bisognava rispondere "fierro e acciaro" in modo che non si potesse liberare; se al contrario si fosse risposto "capiglie'", cioè capelli, la Janara avrebbe risposto "e ieo me ne sciulie comme a n'anguilla", cioè me ne scivolo via come un'anguilla, e si sarebbe così liberata. Inoltre si diceva che a chi fosse riuscito a catturare la janara quando era incorporea ella avrebbe offerto la protezione delle janare sulla famiglia per sette generazioni in cambio della libertà. Si accreditava alle janare anche la sensazione di soffocamento che a volte si prova durante il sonno, si pensava infatti che la janara si divertisse a saltare sulle persone cercando di soffocarle, si diceva che questo accadesse soprattutto ai giovani uomini! | |
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