In questa nota vi farò provare un interessante "gioco" interiore che ho imparato io stessa nell'arco degli ultimi mesi ed ho deciso di metterla a disposizione di tutti.
Quello che leggerete non è frutto della mia riflessione ma di autori ben più eruditi e capaci di me.
Piccola introduzione:
I cosiddetti vizi capitali sono nati con Aristotele nel 300 a. c. circa e li definì gli "abiti del male".
Al pari delle virtù, i vizi deriverebbero infatti dalla ripetizione di azioni, che formano nel soggetto che le compie una sorta di "abito" che lo inclina in una certa direzione o abitudine. Solo in seguito sono stati ripresi nel cristianesimo e compaiono oggi a fianco al termine peccatum.
Provate questo gioco:
pensate ad un problema che vi sta a cuore ed elencate su un foglio bianco i vizi capitali, ce ne sarà uno mancante.
Proverete un certo fastidio nel constatare che ne manca uno e vi verrà in mente solo dopo. Sottolineatelo
Ora girate il foglio e scrivete tutti i vizi capitali. Anche stavolta ve ne mancherà uno. Sottolineatelo.
La lista sarà così composta:
1 invidia 1 SUPERBIA
2 avarizia 2 avarizia
3 lussuria 3 ingordigia
4 ingordigia 4 ira
5 superbia 5 lussuria
6 accidia 6 accidia
7 IRA 7 INVIDIA
Questa è la mia lista pensando ad un problema con un mio superiore.
L'ultimo dei sette vizi rappresenta il nocciolo del problema. Il primo vizio della seconda colonna rappresenta la causa che lo scatena. L'ultimo vizio della seconda colonna rappresenta il motivo dello squilibrio nel rapporto, che causa superbia e ira. Uno tra noi due commette invidia.
INTERPRETAZIONE
Ora però dovrete interpretare i veri significati di questi vizi capitali secondo uno schema sconosciuto ai più, che io ho studiato solo durante gli ultimi mesi.
1 AVARIZIA Io mi tengo tutto per me, che siano oggetti, denaro, affetto, lo tengo solo per me. E faccio dipendere le mie decisioni da qualcosa che è al di fuori di me, come ad esempio il denaro, e non da ciò che davvero io voglio.
2 IRA Ho ragione io e se non cambi idea mi arrabbio. Faccio dipendere i miei comportamenti e le mie reazioni dalla voglia di avere ragione sull'altro, dalla voglia di farlo pensare con la mia testa, privandolo del suo legittimo punto di vista (sbagliato o meno che sia)
3 ACCIDIA Il mondo mi appare attraverso una via così negativa che l'energia vitale dentro di me viene meno e arriva la depressione a fermare qualsiasi mia azione. Vedo le cose con orizzonti ristretti. Eccesso di logica.
4 SUPERBIA Io do troppa importanza a me e faccio dipendere la mie scelte da ciò che il mio ego vuole per appagare il suo sentirsi migliore degli altri. Infatti io svaluto l'opinione altrui subito, senza pensarci.
5 INVIDIA Voglio per me le cose che vogliono gli altri e faccio dipendere le mie scelte non da ciò che voglio io ma da ciò che loro hanno e che io guardo. Quindi io in qualche modo "copio" ciò che gli altri hanno scelto per se stessi e lo voglio per me, senza tenere conto dei veri desideri del mio io.
6 LUSSURIA Eccesso di importanza dato ad un'aspetto dell'esistenza a scapito degli altri (per esempio eccesso di importanza dato al lato erotico in senso ampio). Faccio dipendere le mie scelte di vita da un'altra persona.
7 INGORDIGIA Faccio dipendere le mie decisioni non dalla mia volontà ma da un atteggiamento sbagliato che fa di una piccola cosa (il cibo ad esempio, ma la voracità in generale) il centro del mio mondo.
A VOI, FATEMI SAPERE SE VI E' PIACIUTO, VISTO CHE POI IO DIVENTO IRACONDA E SUPERBA!
UN ABBRACCIO A TUTTI!