Chi più, chi meno, abbiamo tutti delle abilità magiche: c’è chi riesce a raccoglierla o a catalizzarla (abilità di avvertire il magico), chi, oltre a questo riesce ad incanalarla e convogliarla (contributori ai ritualisti) e chi invece riesce anche a plasmarlaa proprio piacimento: costoro sono i maghi. L’effettiva abilità dei maghi (anche se troppo semplicisticamente dato che occorrono molti anni di studi, di meditazione e preparazione) è quella di utilizzare le vibrazioni delle onde primordiali per far sì che queste ultime cambino (anche se di poco) il loro andamento naturale. Spostando lievemente le onde generatrici, il piano che creano (ovvero la realtà) subisce delle modifiche: l’effetto dell’incantesimo. Per esempio un mago lancia l’incantesimo dello "spingere a terra": tramite le parole e la concentrazione egli convoglia una grande quantità di vibrazioni in maniera di modificare le onde primordiali, esse si spostano e modificano la realtà creando una forza invisibile che spinge a terra la vittima dell’incantesimo. La potenza delle onde primordiali è tale che nel giro di pochi secondi il normale assetto viene ripreso e la forza magicamente creata svanisce. Se così non fosse la vittima sarebbe spinta in eterno da questa forza; considerando tutti gli incantesimi lanciati dai maghi, avremmo completamente sconvolto le due onde primordiali e la realtà sarebbe in preda al caos più assoluto; inoltre le vibrazioni della magia stessa concorrono a mantenere "vivo" l’andamento dell’onda. Alla stessa maniera i guaritori usano le vibrazioni, mentre gli incantatori invocano i loro dei che compiono queste modifiche per conto loro. I maghi inoltre sono in grado di catalizzare le vibrazioni dai vari elementi e paraelementi; a seconda dell’elemento da cui traggono il loro potere si cataloga l’arte arcana in scuole. Aria: coloro che traggono energia dai fenomeni celesti, dagli uragani, dai fulmini e dai venti. Acqua: essi traggono potere dall’immensa vastità del mare, dalla pioggia e dai ghiacci perenni. Fuoco: costoro imbrigliano l’energia pura della trasformazione causata dalla combustione, dal fuoco e dal magma. Terra: questi riescono ad attirare l’energia dalla massa della terra, dalla compattezza delle montagne, dalla natura e dagli alberi (spesso i novizi di questa scuola vengono fatti camminare scalzi per abituarli ad avvertire la potenza della terra) Luce: sono coloro che utilizzano l’energia del sole e dalla luce in generale; essendo essa energia positiva allo
stato puro è forse l’arte più facile da eseguire. Oscurità: E’ l’arte delle energie negative, essi traggono potere dalla morte: il passaggio delle energie negative dal piano negativo al nostro, viene anche chiamata Necromanzia. Nulla: E' la più terribile ed oscena delle arti, non la chiamerò scuola di magia poiché non è da considerarsi tale: costoro traggono energia dalla distruzione, dal vuoto e da tutto ciò che non è materia, la loro arte è dedita alla distruzione fine a se stessa a cominciare dell'ordine e dall'equilibrio, questa invero è la Negromanzia.
L'USO DELLE RUNE IN MAGIA: LA FRASE RUNICA
Esistono altri due tipi di magia che sfruttano lo stesso concetto: la magia rituale e quella runica. La magia rituale riesce ad attirare enormi quantità di energia e può quindi modificare la realtà più profondamente e per più tempo (per esempio: molte spade magiche create coi rituali hanno durata di alcuni anni). Il concetto di "convogliare" energia può essere effettuato anche in un’altra maniera: ovvero non solo con la meditazione e le frasi magiche ma anche con la sola forza di volontà. Chiaramente occorre una volontà fuori dal comune e una certa dimestichezza con la magia, non tutti possono praticare tale modifica delle leggi fisiche.
La magia runica, in effetti riprende questo concetto di "volontà" ovvero, la runa è una lettera dell'alfabeto angelico che non fa altro che ripetere migliaia di volte il proprio significato fino a farlo realizzare. Una frase appositamente scritta con le rune porta ad 1 la probabilità che questa si compia. Usare le rune però è come inserirle nelle onde primordiali modificando quindi la realtà in maniera molto drastica.
Per comporre una frase runica in magia non è possibile però prendere le rune, tradurle nelle lettere corrispondenti italiane e farne una frase. Bisogna invece studiarle in maniera veramente approfondita sia dal punto di vista dell'alfabeto e del suo significato (ogni lettera corrisponde ad un suono e ad un'insieme di significati) e collocarla nella sua lingua originale. In questo modo si otterrà una parola runica ed una frase runica.
Si dice che la composizione della frase runica sia una delle arti magiche in assoluto più potenti conosciute.