Antichi riti d’amore : la sedia di paglia
Di Maya
Un rito piuttosto dimenticato ma che ho visto praticare durante la mia infanzia e che conosco bene è il rito della sedia di paglia. Si pratica credo quasi escludivamente in Italia meridionale, almeno per ciò che ho potuto constatare di persona.
E’ conosciuto come rito con la sedia di paglia, o meglio “vota seggia”
Le “streghe o fattucchiere” ben conoscono questo rituale che non dovrebbe nemmeno essere del tutto sconosciuto alle wiccan che studiano tutte le arti, anche se sanno ben scegliere quali praticare.
Consiste nel far roteare velocemente la sedia tenuto per un pomello nel palmo della mano mentre la sedia è poggiata su un solo piede.
Occorre un abitlità non indifferente non solo nel far roteare la sedia a determinate velocità, ma nel tenere a mente il numero di giri mentre si recita mentalmente o a voce bassa le formule del rito, delle quali si viene a conoscenza solo tramite tradizione orale e non troverete mai scritte.
La sedia deve essere di paglia e provenire da una chiesa o da una sagrestia. Questa è una condizione indispensabile, senza la quale il rituale perde della sua carica esoterica.
La sedia sarà conservata sempre capovolta e a terra, non dovrà non solo non sedersi mai nessuno, ma non potrà essere utilizzata per più di un rituale per volta se si tratta di un riruale d’amore.
Di solito, alla fine delle “girate” (votate) la fattucchiara andrà ad infilare con forza nella paglia una forchetta (con la quale la strega stessa dovrà prima mangiare), mentre si sarà lasciata cadere la sedia.
Questo rituale in pratica consiste nel far roteare la sedia fissando il pensiero sulla persona oggetto del rituale, mentre si recitano le formule, rigorosamente segrete.
Dicevamo che il rituale è utilizzato come rituale magico d’amore: in realtà il vero e proprio “volt” è rappresentato dalla sedia che la forza di volontà e del pensiero della fattucchiara “carica”. E’ praticamente un “influenzare” un “intervenire” sulla “volontà” della vittima in modo che questa “ubbidisca” allo scopo per cui vengono fatte le votate.
Questo rituale viene praticato soprattutto di notte, quando le difese della “vittima” sono deboli, perchè il soggetto riposa o è in piena stanchezza psichica.
Il numero delle volte che viene fatta girare la sedia non ha importanza, ha importanza il numero delel volte che viene recitata la formula e la velocità con cui gira sotto il palmo della fattucchiara. Più veloce girà, più il rituale sarà efficace.
E dal modo in cui cade, o se la sedia sfugge dal palmo della mano, che la fattucchiara interpreta come segni della riuscita del rituale.
Dalle fattucchiare più esperte viene praticato al lume di candela e con particolari incensi.
Il rituale potrà così continuare per giorni e giorni.
Oltre che nei rituali di magia d’amore, il rituale della sedia di paglia, è utilizzato anche nei rituali di “separazione”, oppure nei rituali dove si vuole “confondere” o “condizionare” la vittima.
Nell’antichissima tradizione partenopea le “votate e seggie” assumono un particolare significato: spesso è unito al rituale del cerone accesso davanti all’immgine di S.Antonio abbate capovolto.
In effetti è ascrivibile sicuramente nella ritualistica più misteriosa e potente.
Alcune fattucchiare partenpee giurano di aver fatto impazzire le persone con questo strumento.
“Vota seggia, vota legno, vota paglia…” inizia così una delle più antica litanie che accompagnano questo rituale.
A detta di molti è un rituale in grado si svegliare persone dal sonno, di renderle insonni, di far pensare cose che non si penserebbero mai.
Una serie di questi “richiami” dura svariati giorni. Alcune fattucchiere la praticano anche tre volte al giorno per un novenario.
Il più stretto riserbo circonda questa pratica, soprattutto in chi la richiede.
E a chiedere se funziona, in chi l’ha utilizzata, la risposta è un largo sorriso di soddisfazione.
La sedia ideale per questo rituale è quella che abbia una buona presa su pomelli della spalliera