Il periodo in cui il sole entra nel leone è sempre un momento astrologico che simbolicamente ci parla della massima espressione di tutte le qualità del sole (e del leone): regalità, amore, splendore, abbondanza, generosità, abbondanza.
La ritualistica è ricchissima di complicatissimi metodi per manipolare la realtà attorno a noi, come di altri metodi, semplici, puri ed altrettando efficaci rispetto ai più complessi, per ottenere il favore e l'attenzione del cosmo, affinchè rivolga un occhio benefico su di noi.
Il mago o la maga si avvale per questi rituali delle proprietà della lavanda, mischiate all'incenso.
La lavanda propizia l'amore, la fedeltà, l'abbondanza materiale, la prosperità e protegge la casa e la persona che si avvale del rituale. La lavanda si rivela ottima nell'armonizzare stati ansiogeni e depressivi, sbalzi d'umore e, più in generale, la sua "essenza" sta nel rimescolare le energie turbate, calmando le negatività e favorendo tutto ciò che ci viene dal sole in leone, per questo ho intitolato questo post "luce, amore, abbondanza".
Questo semplice rituale non ha ritorni malefici di nessun tipo, ha costi bassissimi grazie alla facilità con cui si reperisce tutto il materiale che ci serve (lavanda, incenso, candele su cui avremo distribuito olio sacro, sale grosso) e i suoi effetti depurativi si avvertono quasi immediatamente.
E' ottimo per tutte quelle situazioni non particolarmente gravi ma molto stressanti.
Il mago o la maga si andrà a porre, con il suo altare se possibile, in un luogo di campagna, nei pressi di alberi d'ulivo e nel rispetto della sacralità di questi alberi. All'alba del sole che si innalza nel leone, traccerà il cerchio magico e, all'interno, la stella protettiva. Il cerchio magico andrà tracciato con sale grosso e l'aiuto delle rune celtiche, che verranno disposte con Mannaz verso il sole e il coltello rituale con la punta verso Mannaz.
In questo rituale bisogna stare attenti a rispettare i punti cardinali e gli orari.
Si disporranno infatti, nei punti cardinali, rispettando le punte della stella e del proprio altare se lo si può portare con sè (io ne ho uno apposito ma lo si può fare benissimo sulla viva terra), le candele votive, che saranno poste sopra un mucchio di sale grosso.
Si procederà poi alle preghiere di rito in ebraico e alle rischieste di luce, amore, abbondanza e protezione della persona (e della casa o della famiglia) a cui serve, cominciando a bruciare lavanda e incenso; si continuerà sinchè le candele saranno completamente consumate.
E' necessario possedere un'immagine o qualcosa appartenente a colui che richiede il rito.
Gli effetti, come vi raccontavo, sono quasi immediati anche se, mi preme sempre ricordarvi, che in magia nulla è certo.
La persona trattata dovrebbe avvertire una sensazione di sblocco, di pulizia dalle negatività, di serenità, e si dovrebbero verificare nella sua vita piccoli fatti che gli portano gioia o vantaggio.
O, nel caso la sua vita sia particolarmente tempestosa, dovrebbe trovare "magicamente" piccoli accorgimenti ad ogni nuovo "guaio" che gli permettono di superare gli ostacoli senza le difficoltà e la negatività che perturbava in precedenza il suo animo.
Una nuova scia di positività si introduce così nella vita di colui che richiede il rito, ed egli può scegliere se sfruttarla o no, perchè molto dipende anche dal nostro atteggiamento.
Più in generale, l'armonia, la pace e la serenità hanno il via libera per rientrare nella vita della persona che necessita di questo rituale, che, non dimentichiamolo, è anche un rito di protezione della casa e della famiglia, alla quale si augura abbondanza materiale e spirituale, allegria e lo sbocciare dell'affetto nell'ambito domestico (ove sia possibile).